L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA
L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA

Le insidie nell’acquisto di un cane

Le insidie nell’acquisto di un cane. @ Adobe Stock

Le insidie nell’acquisto di un cane. @ Adobe Stock

(© Adobe Stock)

Chi vuole un cane ha l’imbarazzo della scelta. Venditori e allevatori propongono cani da acquistare, rifugi per animali e organizzazioni d’intermediazione da adottare. Purtroppo però nei due gruppi ci sono pecore nere. Ecco come capire se un’offerta è seria.

Simon Koechlin

Il cane è considerato il migliore amico dell’essere umano e per molte persone è un compagno fedele e affezionato: a fine 2022 nelle case svizzere ne vivevano 557 000 e la tendenza è in aumento da anni. Chi desidera un cane ha molte possibilità. Le offerte sono innumerevoli. Di per sé vi sono due tipi d’acquisizione: l’adozione o l’acquisto.

«Si parla di adozione seria quando un cane è in una situazione di emergenza (incuria, decesso del proprietario, randagismo) e gli si cerca una nuova casa», spiega Lucia Oeschger dell’Ufficio specialistico Animali da compagnia della Protezione Svizzera degli Animali PSA. Nel caso ideale, l’interesse principale dell’intermediario consiste nel trovargli una buona sistemazione. Ciò vale per i rifugi per animali svizzeri: perciò la PSA raccomanda l’adozione di cani dai rifugi svizzeri. L’adozione di solito non è proprio gratis: occorre pagare alcune tasse, ad esempio a copertura delle spese sostenute per sterilizzare l’animale o per le vaccinazioni e l’accoglienza temporanea. «Contrariamente alla vendita, nelle adozioni serie i cani non vengono allevati per essere collocati», continua Lucia Oeschger.

Invece i cani messi in vendita di norma sono allevati a tale scopo. Solitamente dagli allevatori si possono comprare cuccioli di cani di razza: essi vivono in parte dei proventi di quest’attività. Gli allevatori seri spesso chiedono un prezzo che copre i costi dell’allevamento: allevare cani in modo serio è complesso e richiede investimenti.

Traffico senza scrupoli di cuccioli

«Purtroppo», racconta Lucia Oeschger, «sia nella vendita sia nell’adozione di cani vi sono offerenti non seri». Un grande problema è il traffico senza scrupoli di cuccioli. Ecco la situazione tipica: offerenti vendono online su piattaforme di annunci e nei social media cuccioli di cani di razza estremamente giovani (tra le 5 e le 15 settimane). Spesso si tratta di allevamenti estremi: razze brachicefale (con la testa corta), che faticano a respirare; cani in miniatura o «teacup», con gli organi troppo grandi per il corpicino piccolo frutto della selezione; cani «design» come il labradoodle, nati dall’incrocio di due razze. Questi cani spesso sono prodotti in serie in fabbriche di cuccioli nell’Europa orientale, in condizioni di detenzione che causano sofferenze agli animali.

Commercio senza scrupoli di cuccioli: Spesso questi cagnolini provengono da fabbriche di animali situate in Europa orientale. (© Adobe Stock)

Il traffico di cuccioli ha due sottocategorie: legale e illegale. Nel traffico illegale normalmente mancano in parte o del tutto i documenti per l’importazione in Svizzera, oppure i certificati sono falsificati e i venditori restano anonimi. Invece nel traffico di cuccioli legale, ma senza scrupoli, i venditori rispettano le leggi vigenti (ad esempio circa le norme sull’importazione e l’età dei cuccioli alla vendita), ma anch’essi vendono solo per il profitto. A patire le conseguenze di tale commercio sono le cagne costrette a partorire a raffica come fattrici in stabilimenti sconosciuti. Da un po’ ai venditori piace spacciarsi per «amorevoli allevatori hobbisti».

Ma anche nel caso dell’adozione di cani, soprattutto dalla protezione animali all’estero, occorre informarsi prima per bene, suggerisce Lucia Oeschger. Infatti non basta che un’organizzazione d’intermediazione dica di procurare «cani dalle attività di protezione animali»: una simile affermazione non è neppure lontanamente garanzia di un’adozione seria. «Accanto a organizzazioni che lavorano seriamente e hanno instradato sul posto progetti durevoli di protezione animali, con impegno e competenza, c’è anche tutta una serie di organizzazioni non serie e persino di truffatori che usano la copertura della protezione animali per vendere cani in Svizzera». Spesso dietro c’è un interesse commerciale e nel peggiore dei casi, adottando un cane, si incoraggia il traffico illegale.

Selezione estrema: Difficoltà respiratorie a causa del cranio estremamente appiattito. @ Adobe StockSelezione estrema: Difficoltà respiratorie a causa del cranio estremamente appiattito. (© Adobe Stock)

I molti trucchi dei trafficanti

«Ci sono ormai moltissimi trucchi con cui agiscono i venditori non seri di cani», rivela Lucia Oeschger. «Persino gli esperti di protezione animali non sempre riconoscono di primo acchito se un’offerta è seria o no». Tuttavia ci si può orientare ad alcuni punti di riferimento per valutare la serietà di commercianti o di organizzazioni che vendono cani dalla protezione animali all’estero (vedi pagina 21).

E se nonostante tutta la prudenza si cade nella trama di un trafficante illegale o senza scrupoli? Non bisogna vergognarsi, rincuora Lucia Oeschger. Si può comunque cercare di ricavare il meglio dalla situazione, per sé e per il cane. Inoltre la PSA è interessata a ogni caso per la sua lotta al traffico senza scrupoli di animali. «Se i diretti interessati ci comunicano tutte le informazioni sull’acquisto contribuiscono a evitare sofferenze ad altri cani in simili condizioni».

Siete stati ingannati? Ecco cosa fare

Se pensate di essere vittima di un trafficante senza scrupoli, ecco cosa fare:

  • pensate alla salute del vostro animale: un controllo veterinario è importante;
  • mettete in sicurezza tutti i documenti relativi all’acquisto o all’adozione: passaporto dell’animale da compagnia, screenshot della comunicazione con il venditore e dell’annuncio, ecc.;
  • annotate i fatti e i dettagli importanti: numeri di targa delle auto, indirizzo della consegna, presunta provenienza del cane, ecc.;
  • avete domande prima dell’adozione o dell’acquisto di un cane oppure siete vittima di una vendita non seria? Allora notificate il vostro caso alla Protezione Svizzera degli Animali PSA: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 061 365 99 99.

Tags: cani, L'Amico degli Animali 3/23

L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA