L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA
L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA

Rispetto per gli animali selvatici

  • *

    *

  • Droni: possono scatenare reazioni di panico e fuga negli animali.

    Droni: possono scatenare reazioni di panico e fuga negli animali.

  • Con o senza ausilio elettrico: rimanete sui sentieri e circolate con prudenza e rispetto.

    Con o senza ausilio elettrico: rimanete sui sentieri e circolate con prudenza e rispetto.

  • Rispetto: gli amici degli animali evitano di avvicinarsi alle rive, particolarmente durante il periodo di cova e di allevamento dei piccoli, da primavera a inizio estate.

    Rispetto: gli amici degli animali evitano di avvicinarsi alle rive, particolarmente durante il periodo di cova e di allevamento dei piccoli, da primavera a inizio estate.

*

Già prima della pandemia da coronavirus sempre più persone si immergevano nella bella natura svizzera. Anche quest’estate a quanto pare molti svizzeri trascorreranno le vacanze in patria: ma spesso si dimentica che i luoghi di attività di svago all’aria aperta sono anche habitat naturali di molti animali selvatici.

Samuel Furrer, dott. sc. nat., zoologo, Direttore del Settore tecnico PSA

Gli animali possono venire fortemente disturbati dalle diverse attività umane: vengono spaventati o scacciati dai posti che hanno scelto per riposare, nutrirsi o nidificare. La perdita di energia dovuta allo stress o alla fuga può causare un severo peggioramento delle condizioni fisiche dell’animale e perfino portarlo alla morte per sfinimento. Se gli animali sono costantemente disturbati perdono l’habitat naturale; ne consegue un calo delle possibilità di successo riproduttivo e, di rimando, una riduzione del numero di effettivi presenti sul territorio fino addirittura alla scomparsa locale di intere popolazioni. Non è ammissibile! Qui di seguito figurano numerosi consigli sull’atteggiamento rispettoso nei confronti degli animali che gli amici della natura devono assumere quando svolgono attività all’aperto.

  • Prestare attenzione alle zone di tranquillità e alle zone di protezione degli animali selvatici: non entrarvi. Qui gli animali selvatici hanno la possibilità di ritirarsi.
  • Nel bosco, rimanere sui sentieri e gli itinerari segnalati: in questo modo gli animali selvatici possono abituarsi alle persone.
  • Tenere i cani al guinzaglio, soprattutto nel bosco: gli animali fuggono di fronte ai cani liberi di correre.

Droni

I droni in circolazione sono già centinaia di migliaia e ogni anno ne vengono comprati a decine di migliaia. Per chi cerca un po’ di quiete nella natura risultano sempre più molesti. Ma sono ancora più problematici quando sorvolano gli habitat naturali degli animali. È proibito farli volare nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori, nelle bandite federali di caccia, nelle aree naturali protette e nelle zone di tranquillità degli animali selvatici. Per principio non bisogna sorvolare gli animali selvatici e men che meno inseguirli; il sorvolo va interrotto subito se gli animali mostrano reazioni. swisstopo

Gleitschirmfliegen

È noto che diverse specie animali possono avere forti reazioni quando avvistano parapendisti. Se stanno pascolando smettono di nutrirsi, se stanno riposando si alzano. Se poi i parapendisti si avvicinano ancora di più, spesso gli animali si danno alla fuga: le distanze di fuga misurate vanno dai cento ai seicento metri.

Di solito gli animali fuggono verso il basso nel bosco oppure in altri luoghi che offrono riparo o in zone rocciose. Dopo la fuga o anche dopo uno spostamento lento restano un po’ nel bosco e tendono a tornare alle zone di pascolo aperte solo la sera o il giorno dopo. ­Nel sito web www.vollibre-faune.ch figurano informazioni sulle basi scientifiche e alcuni esempi pratici. Inoltre nel sito www.flyland.ch (pagina web in tedesco e inglese) è possibile scaricare sui dispositivi GPS la mappa delle zone protette.

Rampichini

L’arrivo sul mercato di potenti mountain bike elettriche attira masse di ciclisti sui sentieri escursionistici e alpini. Lontano dai sentieri più frequentati si entra nei comprensori in cui gli animali selvatici si ritirano cercando la tranquillità. Raccomandiamo di restare sui percorsi ciclabili segnalati e di rispettare i cartelli di divieto e le zone di tranquillità degli animali selvatici. Inoltre meglio pedalare solo alla velocità con cui si riesce a frenare in modo controllato in caso di emergenza. Evitate anche i rumori inutili e non inseguite mai un animale selvatico. Qualora se ne incontri uno, ci si fermi e si aspetti che se ne vada oppure si scenda dalla bici per passargli accanto adagio. Non dimenticate di richiudere sempre i cancelli e le recinzioni dei pascoli.
Carta delle zone di tranquillità

Escursionismo

Se gli escursionisti rispettano le zone di tranquillità degli animali selvatici e le indicazioni sui sentieri, non costituiscono un grosso problema per gli animali selvatici. Ben inteso devono gettare i rifiuti nei cestini o portarli a casa. Sacchetti di plastica, lattine o alimenti inadatti possono essere pericolosi per gli animali selvatici: mentre frugano in cerca di cibo possono rimanere impigliati oppure ferirsi o avvelenarsi. Mai dare da mangiare né accarezzare gli animali selvatici: infatti anche per noi c’è sempre un certo pericolo di venire feriti o contrarre malattie. Inoltre se gli animali selvatici si abituano troppo alle persone prima o poi diventano un problema e i guardiacaccia devono abbatterli.

Infine a causa della crescente presenza di grossi predatori, in montagna la protezione delle greggi si è intensificata. I turisti in zone montane prima di intraprendere un’escursione devono informarsi con una mappa interattiva sulla presenza di cani da protezione delle greggi in estivazione. Questi cani di solito passano l’intera stagione alpestre (da metà maggio fino al massimo a metà ottobre) sui pascoli estivi insieme alle loro greggi. Per scongiurare conflitti è opportuno programmare le escursioni evitando di attraversare le zone con cani da protezione: una simile pianificazione dovrebbe diventare routine come consultare la meteo.
Carta protezione delle greggi

Stand-up-Paddling

Questo svago all’aperto negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom: può venire praticato tutto l’anno, in particolare nelle acque non profonde lungo le rive. Ma così le persone penetrano in zone finora indisturbate per molti animali.

Ecco dunque le buone regole: mantenersi a distanza dagli animali per non spaventarli. I canneti molto estesi, gli isolotti di ghiaia e le foci dei corsi d’acqua sono importanti aree di nidificazione e riposo di uccelli e altri animali sensibili al disturbo. È dunque opportuno aggirarli tenendosi alla larga. Per entrare e uscire dall’acqua con la tavola si usino le infrastrutture pubbliche. Non fate paddling di notte: all’imbrunire e al buio, se disturbati gli uccelli acquatici possono reagire bruscamente. Infine è proibito entrare nelle aree naturali protette o nelle riserve d’uccelli acquatici e migratori. E mai spingersi tra canne, giunchi e ninfee.
Scheda informativa della Stazione ornitologica di Sempach

 

Altri suggerimenti figurano nel foglio informativo della PSA «Protezione animali e attività all’esterno»

 

 

 

Tags: L'Amico degli Animali 2/21, Sport all’aperto

L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA