L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA
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Caccia all’affare priva di scrupoli e politica inerte

  • (© Istock)

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  • Polli d’ingrasso: l’UE consente di mantenerli alla luce artificiale e di applicare speciali programmi d’illuminazione, mentre la Svizzera prescrive la luce naturale e otto ore di fase notturna. © jan peifer

    Polli d’ingrasso: l’UE consente di mantenerli alla luce artificiale e di applicare speciali programmi d’illuminazione, mentre la Svizzera prescrive la luce naturale e otto ore di fase notturna. © jan peifer

  • Trasporto di animali: in Svizzera sono permesse sei ore al massimo, mentre nell’UE la durata dei trasporti non è limitata – non sono rari i viaggi di 40 o 60 ore. (©colourbox)

    Trasporto di animali: in Svizzera sono permesse sei ore al massimo, mentre nell’UE la durata dei trasporti non è limitata – non sono rari i viaggi di 40 o 60 ore. (©colourbox)

  • Allevamento suino: nell’UE, le scrofe allattanti possono essere detenute  permanentemente in esigui box chiusi. (©fotolia)

    Allevamento suino: nell’UE, le scrofe allattanti possono essere detenute permanentemente in esigui box chiusi. (©fotolia)

Was Konsumenten gerne vergessen: die EU-Minimalstandards in der Tierhaltung sind tierschützerisch gesehen absolut ungenügend. (Foto: Istock)Il livello del turismo dello shopping nei paesi confinanti rimane alto. Soprattutto scarpe e abiti ma anche generi alimentari, tra cui carne, uova e formaggio, sono le occasioni amate da chi fa una gita di un paio d’ore oltre confine. Molti svizzeri non pensano invece alla indegna detenzione degli animali. Politica e commercio al dettaglio si lamentano del deflusso del potere d’acquisto, ma restano a guardare senza fare niente.

Dott. sc. nat. Hansuli Huber, Direttore ambito specialistico PSA, Servizio di consulenza per la detenzione degli animali da reddito nel rispetto delle specie

Nel 2015 gli svizzeri hanno fatto acquisti all’estero per oltre 11 miliardi di franchi. L’anno scorso i viaggi per far la spesa nelle vicinanze del confine si sono stabilizzati a questo livello. Si tratta di oltre il dieci percento del giro d’affari complessivo del commercio svizzero al dettaglio. Da un lato attirano la gita e i prezzi più bassi che da noi. Dall’altro il franco non è mai stato così forte rispetto all’euro e gli acquirenti svizzeri approfittano del rimborso dell’IVA, che in Austria, Italia e Francia è del 20 % ca., e in Germania del 16 % per l’abbigliamento e del 6 % per gli alimentari. Così si arriva alla situazione paradossale che a Costanza o Weil gli svizzeri paghino lo stesso prodotto meno dei locali!
Commercianti al dettaglio e politici svizzeri si lamentano in coro dell’alto deflusso del potere d’acquisto. Ma nessuno osa affrontare l’argomento scottante del turismo dello shopping. Joos Sutter, presidente della Direzione generale Coop, ha fatto capire che non vuole far arrabbiare chi fa la spesa all’estero, dato che tra loro ci sono anche clienti Coop. I politici potrebbero porre fine al diseguale trattamento dei cittadini UE e degli svizzeri nello shopping abolendo il rimborso dell’IVA per gli svizzeri.

Detenzione indegna degli animali

Il genere alimentare più amato dai turisti dello shopping è di gran lunga la carne. Secondo le stime, ogni anno gli svizzeri acquistano a testa dagli 8 ai 10 chili di carne fresca e insaccati all’estero. Ciò che i consumatori preferiscono dimenticare è che dal punto di vista della protezione degli animali gli standard minimi dell’UE per la loro detenzione sono assolutamente insufficienti.

L’UE autorizza in parte trasporti degli animali verso i macelli della durata di diversi giorni, mentre in Svizzera il viaggio non deve superare le 6 ore. Anche la castrazione dei porcellini e dei vitelli maschi senza esclusione del dolore è ancora legale nell’UE, così come la detenzione in gabbia delle galline ovaiole; è inoltre anche legale rinchiudere le scrofe che allattano in un’apposita stalla come pure detenere i bovini legati in permanenza. Nell’UE un ingrassatore di pollame può stipare nella stia quasi il doppio di animali di un suo collega svizzero. Le differenze sono molto grandi per quanto riguarda il numero di animali. In Svizzera un ingrassatore di maiali medio detiene circa 200 animali. In Olanda per contro sono 2000 e in Danimarca addirittura 3000! D’altra parte in linea di principio le disposizioni riguardanti la macellazione sono paragonabili. Con un’importante eccezione: diversi paesi, per esempio Francia e Belgio, autorizzano la macellazione di vitelli, manzi, pecore e capre mediante recisione dei grandi vasi del collo senza stordimento, per motivi religiosi. Una parte della carne così macellata finisce nei canali convenzionali e non è riconoscibile dal macellaio, dato che non c’è l’obbligo di dichiarare.

Chi desidera acquistare ugualmente all’estero, dovrebbe scegliere prodotti biologici. Di regola garantiscono uno standard accettabile nella detenzione degli animali. Chi invece vuole andare sul sicuro per quanto riguarda il benessere degli animali, dovrebbe acquistare prodotti svizzeri con marchio.
E chi bada alla salute consuma con moderazione prodotti di origine animale e punta su un’alimentazione vegetale equilibrata.

Polli d’ingrasso: l’UE consente di mantenerli alla luce artificiale e di applicare speciali programmi d’illuminazione, mentre la Svizzera prescrive la luce naturale e otto ore di fase notturna. (Foto: Jan Peifer)

 

Trasporto di animali: in Svizzera sono permesse sei ore al massimo, mentre nell’UE la durata dei trasporti non è limitata – non sono rari i viaggi di 40 o 60 ore. (© colourbox)

 Allevamento suino: nell’UE, le scrofe allattanti possono essere detenute permanentemente in esigui box chiusi. (© Fotolia)

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