L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA
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Sì, viaggiare ...

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  • Nel caso di animali randagi la regola d’oro è di non dar loro da mangiare! Infatti se gli animali si abituano a ricevere le razioni di cibo soffriranno ancora di più quando la stagione finirà e i turisti compassionevoli non ci saranno più.

    Nel caso di animali randagi la regola d’oro è di non dar loro da mangiare! Infatti se gli animali si abituano a ricevere le razioni di cibo soffriranno ancora di più quando la stagione finirà e i turisti compassionevoli non ci saranno più.

© Adobe StockTrascorrere i giorni più belli dell’anno con il proprio animale da compagnia: ecco alcune regole per i detentori di animali affinché il viaggio e il soggiorno nel luogo di vacanza sia un’esperienza all’insegna del relax per tutti.

Simon Hubacher

Quando si compie un viaggio breve o si va in vacanza un paio di settimane, l’ideale è lasciare gli animali da compagnia (come roditori, conigli, uccelli e spesso anche gatti) nel loro ambiente: basta prevedere che qualcuno se ne prenda cura. Per loro è pesante cambiare luogo e viaggiare in gabbie strette. Per soggiorni di lunga durata i detentori di animali di compagnia di queste specie devono comunque osservare le disposizioni veterinarie e di conservazione delle specie. Oltre ad informarsi se è consentito portarli nella mèta delle ferie, bisogna conoscere le norme di entrata nel paese di destinazione e sapere se sono richieste vaccinazioni: tutte informazioni ottenibili dal veterinario o nel sito web dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.

Nel caso di animali randagi la regola d’oro è di non dar loro da mangiare! Infatti se gli animali si abituano a ricevere le razioni di cibo soffriranno ancora di più quando la stagione finirà e i turisti compassionevoli non ci saranno più. (© Adobe Stock)

Programmare soste intermedie

Per il cane vanno fatti alcuni distinguo. Per viaggi brevi, visite a città, viaggi in aereo, luoghi con norme restrittive per l’entrata dei cani o paesi del sud con temperature elevate, è meglio lasciarlo a casa e affidarlo a una persona già nota all’animale o a un dog sitter. In alternativa ci sono le pensioni per cani e i rifugi per animali. Chi invece rimane in Svizzera e parte per vacanze sulla neve, magari con lunghe passeggiate all’aperto, o per ferie estive in montagna può portarselo appresso: anzi, ne sarà felicissimo! Anche per viaggi nei paesi confinanti non ci sono problemi, a patto di riservargli in auto un posto sicuro e non troppo caldo con un ciotolino di acqua: inoltre è bene programmare soste intermedie per le passeggiate. Chi viaggia in treno dovrebbe fare un paio di soste lungo il tragitto per consentire al cane di fare i bisognini, e prendere il treno successivo. Occorre anche sapere che in alcuni paesi vi è l’obbligo di tenere il cane al guinzaglio e/o con la museruola. Il guinzaglio è obbligatorio ad esempio in Belgio, Danimarca e Olanda. In Italia il proprietario deve almeno avere sempre con sé guinzaglio e museruola. Cani, gatti e furetti per viaggiare in Europa hanno bisogno di un passaporto per animali da compagnia, un’identificazione con microchip e una vaccinazione antirabbica valida. Vanno rispettate le disposizioni del paese di destinazione e, al rientro, anche le prescrizioni per l’entrata in Svizzera.

Offerte di vacanze con cani

Proprio nel segmento delle vacanze con cani si è sviluppato un ampio mercato di offerte mirate. Molti motori di ricerca per appartamenti di vacanza hanno la modalità per alloggi in cui è consentito portare cani. Anche numerosi alberghi in Svizzera, Germania, Austria o Alto Adige si sono adattati per accogliere ospiti con cani, mettendo a loro disposizione lettucci e prevedendo prati riservati o servizi di dog sitting. La sera di solito gli animali possono entrare al ristorante e non devono restarsene soli in camera. E se c’è bisogno di un veterinario il personale della reception è preparato. Ben inteso vacanze simili sono bellissime per i cani socievoli: è quasi sicuro che si troveranno in compagnia di altri cani e che potranno divertirsi insieme.

Sostenere gli sforzi profusi sul posto

Per gli amici degli animali spesso un tema delicato è il modo in cui gli animali vengono tenuti e trattati in altri paesi, soprattutto nell’Europa meridionale e orientale. Cani di strada ridotti pelle e ossa, gatti randagi, animali esposti ai mercati o spettacoli di cattivo gusto che da noi sarebbero proibiti: tutto ciò causa indignazione e non poca pena. Nel caso di animali randagi la regola d’oro è però di non dar loro da mangiare! Infatti se gli animali si abituano a ricevere le razioni di cibo soffriranno ancor di più quando la stagione finirà e i turisti compassionevoli non ci saranno più. Anche portare in Svizzera un animale randagio trovato in vacanza non è mai una buona idea. I problemi iniziano già alla frontiera. Per l’importazione le norme sono severe: occorre sempre avere i documenti corretti e l’animale deve avere una vaccinazione antirabbica valida. Inoltre, agli animali provenienti da paesi con un elevato rischio di rabbia si applicano requisiti ancora più rigorosi come esame del sangue, lunghi tempi di attesa o autorizzazione all’importazione. In Svizzera i rifugi per animali vedono moltissimi casi di cani o gatti portati dalle vacanze: spesso infatti finiscono da loro perché i nuovi proprietari non ce la fanno più a tenerli. Noi consigliamo di sostenere un’organizzazione locale per la protezione degli animali che si occupa di sterilizzare, vaccinare e nutrire gatti e cani randagi e che gestisce un rifugio dove gli animali ospitati hanno la possibilità di trovare una nuova casa sul posto. Sconsigliamo vivamente di prendere con sé animali venduti ai mercati. E al di fuori dell’UE, degli Stati Uniti e dell’Australia suggeriamo di astenersi dal visitare zoo, soprattutto se non sono membri dell’Associazione mondiale degli zoo WAZA. Occorre evitare anche di visitare centri di raccolta per panterini o orsi, e vari «templi delle tigri» oppure allevamenti dove si possono accarezzare i felini. Persino le passeggiate nella giungla a dorso di elefante così propagandate nel Sud-est asiatico sono sconsigliate dal punto di vista della protezione animali: nei campi dove sono tenuti, gli elefanti vivono in condizioni inaccettabili.

Viaggiare con uccelli

Per non introdurre l’influenza aviaria in Svizzera, per i viaggi con uccelli da compagnia vigono condizioni severe. Uscendo dalla Svizzera bisogna osservare le condizioni di entrata nel paese di destinazione. Se si tratta di specie protette, come pappagalli o parrocchetti, oltre alle prescrizioni di polizia epizootica occorre attenersi anche alle condizioni di entrata per gli animali di specie protette.

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