L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA
L'Amioc degli animali - Organo ufficiale della Protezione Svizzera degli Animali PSA

La rivista L’Amico degli Animali si congeda: per un’azione ancora più efficace a favore della protez

dal 2000 L’Amico degli Animali informa sui temi di attualità relativi alla protezione degli animali e sul nostro lavoro, con articoli approfonditi e storie toccanti. Molti di voi lo hanno letto per anni, confermando a ogni edizione la sua grande importanza per voi.

In qualità di organizzazione finanziata dalle donazioni, la Protezione Svizzera degli Animali PSA impiega le proprie risorse finanziarie e di personale dove possono avere il massimo effetto a favore degli animali, questo include canali di informazione al passo con i tempi. Negli ultimi anni i costi della stampa, della carta e della spedizione sono tuttavia aumentati significativamente, mentre sempre più persone si informano in modo indipendente e digitale. Sulla base di queste premesse e dopo un’attenta ponderazione, abbiamo deciso di non proseguire la pubblicazione della rivista L’Amico degli Animali.

Per noi è perciò ancora più importante continuare a informarvi direttamente anche in futuro:

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Ai cani mancano i contatti e le uscite all’aperto

  • Questo vecchio cane veniva sempre tenuto legato al guinzaglio. (© PSA)

    Questo vecchio cane veniva sempre tenuto legato al guinzaglio. (© PSA)

  • Il suolo sul quale venivano tenuti i suini era pieno di liquame. (© PSA)

    Il suolo sul quale venivano tenuti i suini era pieno di liquame. (© PSA)

  • I piccioni venivano tenuti per diverse settimane in una gabbia minuscola senza la possibilità di volare liberamente. (© PSA)

    I piccioni venivano tenuti per diverse settimane in una gabbia minuscola senza la possibilità di volare liberamente. (© PSA)

  • I gatti di questo allevamento erano privi di vibrisse. (© PSA)

    I gatti di questo allevamento erano privi di vibrisse. (© PSA)

  • Questo asino era in un cattivo stato di salute e aveva forti dolori ai piedi (laminite). (© PSA)

    Questo asino era in un cattivo stato di salute e aveva forti dolori ai piedi (laminite). (© PSA)

Questo vecchio cane veniva sempre tenuto legato al guinzaglio. (© PSA)

L’Ufficio specialistico PSA Controllo della protezione degli animali si occupa delle segnalazioni di maltrattamenti e di allevamenti in contrasto con la protezione degli animali. Tali segnalazioni riguardano tutte le specie e provengono da ogni regione del Paese.

Caroline Lüthi, med. vet., Responsabile dell’Ufficio specialistico PSA Controllo della protezione degli animali

La Protezione Svizzera degli Animali PSA non ha alcun potere legale, cioè non può sequestrare un animale né esigere che la persona che lo detiene adotti delle misure per migliorare il suo benessere. Durante le sue visite sul posto la PSA valuta la situazione e informa la proprietaria o il proprietario sulle necessità degli animali e sui requisiti minimi di legge. Inoltre fornisce dei consigli per migliorare la detenzione degli animali. Spesso infatti i proprietari non conoscono abbastanza le loro esigenze. Le omissioni possono anche essere causate da difficoltà personali come ad esempio i problemi finanziari, una separazione o un cambio del posto di lavoro.

La competenza va ai Cantoni

Il suolo sul quale venivano tenuti i suini era pieno di liquame. (© PSA)

Nell’ambito delle sue possibilità la PSA aiuta le proprietarie e i proprietari a trovare delle soluzioni per migliorare il benessere dei loro animali. I casi gravi, ossia quando un animale è ripetutamente in pericolo, maltrattato o tenuto in contrasto con la protezione degli animali, vengono segnalati alle autorità veterinarie cantonali, perché sono di competenza del Cantone nel quale vivono gli animali. L’ufficio cantonale di veterinaria deve controllare i casi segnalati e se necessario adottare dei provvedimenti.

Molti casi rientrano in una zona grigia, in altre parole non è possibile dimostrare delle omissioni, ma la detenzione non è ottimale e andrebbe migliorata. Ad esempio quando i bovini non possono pascolare a sufficienza.

Mancano i contatti e l’uscita all’aperto

I piccioni venivano tenuti per diverse settimane in una gabbia minuscola senza la possibilità di volare liberamente. (© PSA)

Per quando riguarda i cani succede spesso che non vengano portati a spasso abbastanza o che non abbiano contatti sociali sufficienti con esseri umani o altri cani e che siano soli tutto il giorno. Anche la detenzione in recinti senza protezione dalle intemperie può essere segnalata.

Altre segnalazioni frequenti concernono i cani che abbaiano spesso, che sono sempre tenuti legati al guinzaglio, quelli che hanno un comportamento stereotipato (girano in tondo, mangiano i propri escrementi), che sono aggressivi o subiscono delle violenze da parte del loro proprietario.

I gatti di questo allevamento erano privi di vibrisse. (© PSA)

Per quanto riguarda i gatti vengono spesso segnalati casi di cattiva alimentazione, mancanza di igiene o di cure, stato di salute preoccupante (troppo magri o troppo grassi), miagolio frequente, animali tenuti in casa da soli tutto il giorno, o allevamento di gatti senza vibrisse.

Spesso i conigli vengono tenuti in una gabbia minuscola senza possibilità di uscire all’aperto, non hanno abbastanza fieno, acqua e oggetti da rosicchiare oppure vivono in cattive condizioni igieniche. È vietato tenere i conigli da soli senza contatto visivo con un congenere. A volte vengono anche segnalati casi di conigli che non vengono protetti dalle aggressioni delle volpi.

Il trenta per cento di casi in più

Questo asino era in un cattivo stato di salute e aveva forti dolori ai piedi (laminite). (© PSA)

Ogni anno l’Ufficio specialistico PSA Controllo della protezione degli animali riceve circa duecento segnalazioni riguardanti il maltrattamento di animali o la loro detenzione inadeguata. Nel 2022 i casi sono aumentati all’incirca del trenta per cento rispetto agli anni precedenti. Dall’inizio dell’anno i nostri due controllori, un contadino e un veterinario, hanno effettuato oltre novanta visite sul posto. L’ottanta per cento dei casi segnalati riguardano animali che vivono nella Svizzera tedesca, il venti per cento animali che vivono nella Svizzera romanda e meno dell’un per cento animali che vivono nella Svizzera italiana. La maggior parte delle segnalazioni provenivano dai Cantoni di Berna (33 casi), Zurigo (28) e Argovia (23).

Abbiamo constatato un cambiamento relativo alle specie segnalate più spesso. Negli ultimi anni abbiamo ricevuto soprattutto segnalazioni relative alla detenzione di cani, cavalli e bovini. Quest’anno i casi segnalati riguardano principalmente cani (86), gatti (28) e conigli (23). La PSA ha segnalato a sua volta 56 casi alle autorità veterinarie cantonali.

Formulario per le segnalazioni

I casi di maltrattamento di animali possono essere segnalati alla PSA mediante l’apposito formulario online al seguente indirizzo:
www.protezione-animali.com/controlli

Tags: L'Amico degli Animali 4/22, Controlli della protezione degli animali

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